Implantologia Computer Assistita

È una metodica che permette di posizionare impianti dentari spesso senza la necessità di incisioni gengivali o con un approccio chirurgico tradizionale molto meno invasivo.
Con l’ausilio di uno specifico software che utilizza i dati ottenuti da una TAC del paziente si realizza una “mascherina chirurgica” che guiderà l’odontoiatra nella disposizione degli impianti senza la necessità di eseguire incisioni della gengiva.
L’assenza di incisioni gengivali determina una drastica diminuzione delle “complicanze” post-operatorie e non vi sarà pertanto il gonfiore tipico degli interventi eseguiti in maniera tradizionale, cosi come il dolore post-operatorio risulterà assente o minimo.

Il software utilizzato permette di valutare in sede di pianificazione, l’esatta localizzazione di vasi sanguigni, nervi e strutture “nobili” quali ad esempio il nervo alveolare mandibolare. Vengono pertanto individuate con accuratezza tutte quelle “zone di rischio” che permetterà all’odontoiatra di prevedere la disposizione degli impianti a “distanza di sicurezza” da dette strutture evitando possibili lesioni.
Grazie alla pianificazione preliminare dell’intervento, è possibile conoscere in anticipo la disposizione degli impianti. Questo permette di ottenere preliminarmente un modello riproducente la disposizione finale degli impianti nella bocca del paziente, permettendo all’odontotecnico di realizzare i denti provvisori che potranno essere applicati nella stessa seduta dell’intervento.

Tuttavia non sempre è possibile ricorrere al cosiddetto “carico immediato”, cioè alla connessione immediata del provvisorio agli impianti. In presenza di osso di scarsa qualità o ad esempio in presenza di “para-funzioni” quali il bruxismo (digrignamento dei denti) la funzionalizzazione degli impianti deve essere procrastinata nel tempo; si dovrà pertanto attendere un periodo variabile tra i 3 e 6 mesi durante i quali al paziente verrà assicurata una funzione masticatoria accettabile attraverso delle protesi provvisore non connesse agli impianti.
L’applicazione degli impianti in presenza di poco osso deve essere valutata in senso relativo; si possono infatti applicare impianti in presenza di spessori ossei adeguati in zone limitate della bocca. La presenza di “altezze” ridotte dell’osso diffuse a tutte o alla maggior parte delle arcate dentarie, rappresenta un limite anche con l’utilizzo della tecnica implantologica in questione.

E’ evidente come l’assenza di incisioni gengivali e l’assenza (o la drastica diminuzione) delle conseguenze post-operatorie tipiche di un intervento di implantologia eseguito con tecnica tradizionale, portano a un miglioramento nell’approccio psicologico del paziente ad interventi notoriamente associati a paura.
E’ bene sottolineare tuttavia come la tecnica descritta, pur essendo estremamente avanzata, validata da evidenze scientifiche ed affidabile, non risulta scevra da complicazioni e può presentare limiti di applicabilità legati alle individualità anatomiche di ogni singolo soggetto.Anche le tecniche di implantologia computer guidata infatti presentano possibilità di fallimento analoghe a quelle delle tecniche di implantologia tradizionale ed analoghe possibilità di non essere eseguibili.